Content marke­ting: 16 esempi e idee

Ammettiamolo: farsi venire un’idea non è affatto semplice. Una situazione simile sarà capitata anche a te:

“Ho fame, prendiamo qualcosa da mangiare?”

“OK. Di cosa hai voglia?”

“Boh… tu?”

“Quello che vuoi tu.”

“Non saprei… pizza?”

“Non mi va la pizza”.

“E allora di cosa hai voglia?”

“Boh...”

Insomma, non è facile trovare idee, tantomeno a comando.Quando si tratta di content marketing, poi, la questione è ancora più complicata.

Magari hai avuto qualche idea geniale in passato, ma quante sono le idee di content marketing a cui invece non hai ancora pensato?

Probabilmente fin troppe. Ma non temere, siamo qui per aiutarti.

In questo articolo scoprirai:

  • come trovare idee geniali per la tua strategia di content marketing (senza spremerti troppo le meningi);
  • esempi di content marketing: 16 idee che potrai modellare e utilizzare nella tua strategia.
  • le 10 sfide più difficili che dovrai affrontare nel content marketing (forse non puoi evitarle, ma sicuramente puoi prepararti!)

Inoltre, dato che le idee migliori non si limitano a un solo formato, in questo articolo daremo un’occhiata ad alcuni ottimi esempi di content marketing per i tuoi video, social, articoli di blog, infografiche e persino per la carta stampata!

Ecco i 16 esempi di content marketing di cui parleremo:

  1. Porta i tuoi clienti dietro il bancone (come Jeni’s Splendid Ice Creams)
  2. Rendi il noioso interessante (come Velcro)
  3. Crea un’esperienza video autentica e immersiva (come Moz)
  4. Parla come il tuo pubblico (come IKEA)
  5. Collabora con influencer per lanciare messaggi importanti (come Olay)
  6. Dai vita al tuo marchio (come ActiveCampaign)
  7. Insegna qualcosa, ma fallo con personalità (come ActiveCampaign)
  8. Non limitarti a insegnare una sola idea (come I Will Teach You To Be Rich)
  9. Rivela i segreti più succosi di un settore (come COPYHACKERS)
  10. Mostra le tue competenze dando ottimi esempi (come Eric Cressey)
  11. Mostra la soluzione (come Pevgrow)
  12. Dimostra che alle superiori non dormivi durante l’ora di scienze (come Econsultancy)
  13. Mostra e racconta, ma in modo memorabile (come Oberlo)
  14. Crea un’esperienza completa, sia digitale sia fisica (come IKEA)
  15. Alludi a un segreto imperdibile (come LinkedIn)
  16. Approfondisci un argomento con un eBook dettagliato (come Fattoretto)

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Idee di content marke­ting: come le trovo?

Un piano di content marketing ben realizzato ti farà guadagnare la fiducia del pubblico e lo fidelizzerà. Dopodiché dovrai continuare a creare contenuti di qualità per migliorare il rapporto con i clienti, aumentare le conversioni e fare in modo che i tuoi iscritti siano più attivi.

Ricorda che il content marketing non si basa solo sui contenuti, ma sull'intera strategia. Ad esempio, dovrai tenere conto di:

  • strategie di distribuzione;
  • definizione del target di riferimento;
  • gestione del tempo, del tuo team e dei fondi per i progetti;
  • ricerca delle risorse per realizzare i tuoi progetti (ad esempio, programmi di editing o di design).

Chiaramente questa lista non è affatto esaustiva.

In sostanza, il content marketing si basa per il 50% sui contenuti e per il restante 50% sulla loro distribuzione.

Si tratta di un processo che richiede molto impegno, e buona parte del lavoro consiste nel generare idee concrete. In continuazione.

Quindi, come fare?

Per iniziare, ti diamo sei consigli da cui trarre ispirazione per trovare l’idea giusta:

  1. Tieni d’occhio le statistiche
  2. Impara a conoscere la tua audience
  3. Chiedi al pubblico
  4. Usa gli strumenti di ricerca
  5. Segui i trend di marketing
  6. Lasciati ispirare dai veterani del content marketing

Per ora ci concentriamo sul punto numero 6: per fortuna sono tantissimi i geni del content marketing da cui possiamo trarre ispirazione per trovare idee eccezionali.

Persino Picasso si ispirava ad altri artisti. Fu proprio lui a dire:

“I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano”.

Attenzione: non ti stiamo suggerendo di scopiazzare le idee di altri content marketer. Diciamo solo che non c’è niente di male a lasciarsi ispirare da esempi di content marketing ben riuscito.

Per prima cosa, parliamo dei titoli: trovare i titoli giusti è tutt’altro che semplice. Un titolo efficace dovrebbe:

  • riuscire ad attrarre potenziali lettori;
  • essere abbastanza chiaro da far intendere il contenuto dell’articolo a una prima occhiata;
  • essere SEO-friendly (e quindi piacere anche a Google).

Prendiamo ad esempio questo articolo di COPYHACKERS, un sito americano ricco di risorse per copywriter:

Le 16 dolo­rose lezioni che ho impa­rato scri­vendo 10.211 titoli in 100 giorni. Spoiler: ansia totale”.

Com’è possibile? Oltre 10.000 titoli in 100 giorni!?

A quanto pare è possibile. A patto che tu sia un genio, o che tu abbia qualche risorsa a cui ispirarti.

Come avrai capito, prendere spunto da altri content marketer è estremamente utile. Non ci resta che provare.

16 idee geniali per il content marke­ting (esempi)

Pizza e contenuti: cos’hanno in comune? Con entrambi, l’unico limite è la fantasia. Puoi farcirli come preferisci (o quasi) e consumarli in varie forme e dimensioni.

Una pizza di conte­nuti, con blog, video e info­gra­fi­che. Ovvia­mente niente ananas!

Insomma, per promuovere i tuoi contenuti puoi creare blog, video, podcast, infografiche, eBook (o libri tradizionali), corsi online, pagine sui social, persino meme e GIF. Chi più ne ha più ne metta.

In questo articolo, analizzeremo i migliori esempi di pizze content marketing in 5 diverse categorie:

  • video;
  • blog;
  • social network;
  • infografiche;
  • media digitali e carta stampata.

Content marke­ting: esempi video

I video funzionano perché sono interattivi, divertenti e facili da seguire, soprattutto in un mondo in cui siamo abituati a scansionare i contenuti per qualche secondo prima di dirigere la nostra attenzione altrove.

Ecco alcuni dei migliori esempi di content marketing video.

1. Porta i tuoi clienti dietro il bancone (come Jeni’s Splen­did Ice Creams)

Se hai un’attività di piccole dimensioni, e non hai il budget per acquistare una telecamera full HD o utilizzare programmi di montaggio in stile Hollywood, prendi spunto da Jeni’s, una deliziosa azienda americana con sede in Ohio che produce gelati artigianali. Con questo video, Jeni’s ci dimostra che spesso per ottenere grandi risultati basta poco.

Le 16 dolo­rose lezioni che ho impa­rato scri­vendo 10.211 titoli in 100 giorni. Spoiler: ansia totale”.

Viaggio a New York? No, un biglietto per il quartier generale di Jeni’s, grazie.

Immagina un tipico cliente di Jeni’s mentre guarda questo video: magari è gennaio inoltrato, si gela e fuori nevica… chi avrebbe voglia di gelato?

Eppure, i numeri non mentono: i clienti di Jeni’s vogliono il suo gelato in qualsiasi stagione dell’anno.

L’efficacia di questo video non dipende dalla videocamera, ma della sua autenticità: rappresenta qualcosa di reale, quotidiano, letteralmente una gelateria in cui si prepara un gelato (o meglio, un panino gelato). Aggiungi un po’ di musica orecchiabile e voilà, ecco il contenuto perfetto.

Cosa dimostra questo esempio? Che i tuoi contenuti dovrebbero presentare il tuo brand in modo autentico.

2. Rendi il noioso inte­res­sante (come Velcro)

Se hai un’attività di piccole dimensioni, e non hai il budget per acquistare una telecamera full HD o Come diceva il famoso pubblicitario David Ogilvy, “Di' la verità, ma rendila affascinante”.

Per questo esempio video di content marketing diamo un’occhiata a Velcro.

L’azienda ha realizzato due video: nel primo, gli impiegati-attori chiedono al pubblico di non chiamare il materiale in velcro “Velcro”, perché altrimenti l’azienda rischia di perdere il proprio marchio registrato.

Nel secondo, invece, consigliano di utilizzare termini alternativi, come “uncino e asola”.).

Un’idea GENIALE.

Le 16 dolo­rose lezioni che ho impa­rato scri­vendo 10.211 titoli in 100 giorni. Spoiler: ansia totale”.

Il video è in inglese, ma ci sono anche i sottotitoli in italiano.

Le 16 dolo­rose lezioni che ho impa­rato scri­vendo 10.211 titoli in 100 giorni. Spoiler: ansia totale”.

Potevano non concederci il bis?

Questi due video raggiungono diversi obiettivi importanti:

  • istruiscono il pubblico su un argomento;
  • intrattengono chi guarda il video;
  • fanno sì che gli utenti ricordino il video grazie a una delivery diversa dal solito.

La mossa di marketing più geniale di questi avvocati (sì, hai capito bene, non sono nemmeno professionisti del marketing) è il fatto che abbiano candidamente ammesso che il video in sé è assurdo.

Eppure è proprio questo che lo rende eccezionale e, soprattutto, indimenticabile.

Per di più, guardandolo impari anche qualcosa sui marchi registrati. Siamo onesti: continueremo a dire “velcro”, non certo “uncino e asola”, però ci ricorderemo del marchio originale grazie a questo motivetto molto orecchiabile..

In altre parole, questo video è un ottimo esempio di content marketing.

3. Crea un’esperienza video autentica e immersiva (come Moz)

Rand Fishkin è uno dei nomi più noti in campo di marketing. Non soltanto perché ha fondato l’agenzia SEO americana Moz, ma anche perché pubblica regolarmente video sul suo sito.

Hai mai sentito parlare dei suoi “Whiteboard Friday videos”, una serie Youtube in cui Rand spiega tutti i segreti della SEO?

Fishkin sa di cosa parla, ma, soprattutto, fa in modo di catturare l’attenzione di chi lo ascolta. I suoi contenuti sono facili da comprendere grazie alle grafiche e alle informazioni fornite da lui stesso, una persona in carne e ossa.

Insomma, dal titolo del video ai contenuti, Fishkin sa come tenerci incollati allo schermo.

Content marketing: esempi social media

Anche se i social media non consentono di scalare i contenuti come altre piattaforme, sono senz’altro da tenere in considerazione: ogni giorno, infatti, quasi 1 miliardo e mezzo di persone accedono a Facebook, e tra questi vi è sicuramente il tuo pubblico target.

I contenuti giusti ottengono ottimi risultati sui social. Vediamo come.

4. Parla come il tuo pubblico (come IKEA)

Instagram (ma anche qualsiasi altra piattaforma social) è il mezzo ideale per mostrare la personalità del tuo marchio, creando contenuti divertenti e coinvolgenti. I social sono efficaci anche per convertire i tuoi fan in clienti paganti. Considera questo post di IKEA ad esempio.

Colorato, semplice, efficace. Lo aggiungo subito al carrello.

Post del genere mostrano i prodotti IKEA con immagini ordinate e colorate: basta un semplice clic per arrivare direttamente al prodotto e acquistarlo in pochi secondi.

Questi contenuti sono eleganti, facili da sfogliare e da comprendere, e sicuramente generano conversioni. Ottimo lavoro, IKEA!

5. Colla­bora con influen­cer per lanciare messaggi impor­tanti (come Olay)

Olay è un brand di skin care americano. Qualche tempo fa ha lanciato la campagna di content marketing #FaceAnything, in cui affronta il tema della diversità, dell’emancipazione femminile, del coraggio e delle aspettative che le donne sentono di dover soddisfare ogni giorno.

I motivi per cui la campagna di Olay ha avuto successo sono molteplici. Uno di questi è sicuramente l’utilizzo delle influencer: l’azienda ha infatti ingaggiato nove influencer a cui il tema sta particolarmente a cuore, invitandole a parlare delle sfide che si trovano ad affrontare ogni giorno e di come provino a superarle.

Affron­tare il mondo a testa alta (senza rinun­ciare alla cura della pelle)

Già in passato Olay aveva celebrato le donne parlando alle donne, ed è anche per questo che i loro contenuti hanno avuto un impatto importante, soprattutto in un’epoca che ha visto nascere movimenti come #MeToo.

Che cosa ha ottenuto Olay con questo contenuto? Il successo della campagna è forse riconducibile alla piattaforma su cui è stato condiviso?

Sicuramente.

Oggi i social permettono agli e alle influencer di sostenere le cause in cui credono e di condividere il loro impegno con il mondo. Ecco perché si tratta di un canale estremamente efficace: consente di rivolgersi a un pubblico usando la sua stessa voce.

Forse, ha avuto peso anche il fatto che un brand di skin care e di prodotti per il viso abbia giocato sul doppio significato del termine “face” in inglese.

Eppure, a prescindere da tutto, l’elemento fondamentale è un altro. Non tanto il gioco di parole, quanto il gioco di emozioni.

Le emozioni sono come i colori: sebbene ne esistano di ben definite (felicità, tristezza, rabbia), la maggior parte di esse si trova all’interno di uno spettro.

Un piccolo cambiamento può generare una particolare sfumatura di felicità, un misto di tristezza e rabbia, o anche un’emozione – o un “colore” – completamente diverso. I colori, infatti, così come le emozioni, possono avere più gradazioni.

Lo psicologo americano Robert Plutchik ha creato la “ruota delle emozioni” proprio per cercare di rappresentarle cromaticamente:

Far leva sulle emozioni è un modo molto efficace per influenzare i comportamenti degli acquirenti. Fai provare qualcosa a un cliente e sicuramente si ricorderà di te!

Contenuti come quelli di Olay potrebbero portare le donne a riflettere sulle proprie sfide personali, incoraggiarle ad affrontarne di nuove, o magari a cambiare qualcosa nella propria vita (e, chi lo sa, adottare una skin care routine regolare?).

Se realizzati nel modo giusto, i contenuti emotivi possono rivelarsi uno strumento estremamente efficace.

6. Dai vita al tuo marchio (come ActiveCampaign)

È arrivato il momento in cui ci diamo una pacca sulla spalla e ti parliamo di un esempio content marketing fatto in casa. Noi di ActiveCampaign siamo orgogliosi dei nostri contenuti! E, se stai leggendo questo articolo, speriamo che piacciano anche a te.

Ricordi che abbiamo parlato di come i social network possano essere un ottimo mezzo per creare contenuti divertenti e coinvolgenti?

Ti presentiamo Campy, la mascotte di ActiveCampaign.

Fai un giro sulle nostre pagine social (in particolare su Instagram) e vedrai spesso Campy al lavoro in ufficio, mentre parla con i colleghi o dà una mano ad aprire nuove filiali. Si tratta, insomma, di una sorta di portavoce per il nostro marchio.

Le 16 dolo­rose lezioni che ho impa­rato scri­vendo 10.211 titoli in 100 giorni. Spoiler: ansia totale”.

La cosa interessante è che, di tutti i contenuti che abbiamo sui social, quelli con Campy sono sempre i più popolari.

Perché? Perché Campy rappresenta il nostro marchio in maniera divertente (e senza rinunciare a qualche passo di danza).

Ricorda che i tuoi contenuti non devono sempre generare acquisti, conversioni o iscrizioni. A volte basta semplicemente far sapere agli utenti che esisti! Crea contenuti divertenti e coinvolgenti (come Campy) per mostrare al pubblico la personalità del tuo marchio.

Pensa al primo incontro con qualcuno che hai conosciuto sui social: magari in chat sembra una persona fantastica, ma solo parlandoci dal vivo riuscirai a scoprire la sua vera personalità. Altrimenti, sarà difficile creare un rapporto di fiducia e, sicuramente, non ti verrà voglia di organizzare un secondo appuntamento.

Per riassumere: prendi spunto da questo esempio di content marketing e usa i social per mostrare al pubblico la personalità del tuo brand.

Content marke­ting esempi blog

Secondo le statistiche, i blog sono la quinta fonte di informazione più affidabile. Di seguito ti diamo qualche consiglio per il tuo, insieme, ovviamente, a tutti gli esempi di content marketing del caso).

7. Insegna qual­cosa, ma fallo con perso­na­lità (come ActiveCampaign)

Ovviamente non possiamo non citare i contenuti del nostro blog ActiveCampaign. Esatto, proprio quello che stai leggendo.

Sapevi che, per il 55% dei professionisti di marketing, il blog rappresenta la priorità assoluta di una strategia di content marketing? È così anche per noi, e c’è un buon motivo:

Un blog può senz’altro far crescere il tuo business.
Guarda questi risul­tati: è la nostra crescita anno per anno.

Il blog è una delle forme di content marketing più comuni e, quando realizzato bene, anche più efficaci. Perché? Ecco alcuni dei suoi vantaggi:

  • Aprirlo e mantenerlo non costa molto;
  • ti permette di informare ed educare i clienti;
  • porta traffico al tuo sito;
  • indirizza il traffico ad altri contenuti rilevanti;
  • potenzia la tua SEO;
  • il suo impatto sarà visibile anche nel lungo termine;
  • ti permette di presentarti come una figura autorevole nel tuo settore;
  • può aiutarti a generare lead;

Inoltre i blog sono piacevoli da leggere.

Un blog ben curato può servirsi di diversi elementi per attirare e trattenere i lettori: citazioni, opinioni di esperti, statistiche, storie che creino empatia, foto e tanto altro.

L’esperto di marke­ting ameri­cano Andy Cresto­dina offre molti consi­gli in diversi arti­coli dei nostri blog.

8. Non limi­tarti a inse­gnare una sola idea (come I Will Teach You To Be Rich)

Probabilmente, leggendo il nome di questo sito (che in italiano significa letteralmente “ti insegnerò a diventare ricco”) penserai che si tratta di una truffa.

In realtà non lo è affatto, anzi: si tratta di un sito di finanza personale, con un blog dagli ottimi contenuti, curato dal consulente finanziario americano Ramit Sethi.

C’è un motivo se ci viene costantemente ripetuto di fare attenzione alle truffe: spesso il copy dei truffatori è piuttosto allettante, e “ti insegnerò a diventare ricco” è un messaggio piuttosto persuasivo.

Tuttavia, come abbiamo detto, I will teach you to be rich NON è una truffa.

Anzi, c’è un motivo se lo includiamo tra gli esempi positivi di content marketing di questo articolo.

Nel suo blog, Ramit utilizza un tono personale e parla in prima persona. Se vuoi che la tua strategia di content marketing abbia successo, parla come il pubblico a cui ti rivolgi!

Se i lettori riusciranno a identificarsi con la voce del tuo brand, è probabile che si identificheranno anche con i tuoi contenuti.

Tornando a I Will Teach You To Be Reach, prendiamo uno dei loro articoli in inglese su come il 19% di coloro che si prefigge un buon proposito per il nuovo anno non è neppure in grado di dire se l’abbia raggiunto o meno.

Questo articolo è un ottimo esempio di content marketing ben riuscito per diversi motivi:

  • è rilevante:(parla di un aspetto della vita e di un periodo ben riconoscibile;
  • è coinvolgente:è scritto in prima persona, con esempi e punti di vista dei clienti;
  • parla il linguaggio degli utenti: se il titolo è il luogo ideale per fare una domanda, perché non utilizzare le parole dei clienti?.

9. Rivela i segreti più succosi di un settore (come COPYHACKERS)

COPYHACKERSè un’ottima risorsa per trovare contenuti utili, soprattutto per chi lavora nel marketing (purtroppo il blog è disponibile solo in inglese). Poco fa abbiamo menzionato un articolo pubblicato proprio su questo sito.

Il tono di voce, il linguaggio coinvolgente e l’utilizzo di foto e storie appassionanti sono tutti punti di forza del blog di COPYHACKERS: leggendo i loro articoli, ti sembrerà quasi di viverli in prima persona, come se sfogliassi il racconto di un’esperienza che hai vissuto.

COPYHACKERS è un esempio di content marketing fenomenale.

9. Rive­Mo­stra le tue compe­tenze dando un ottimo esempio (come Eric Cressey)

Eric Cressey è uno dei migliori allenatori e preparatori atletici statunitensi per tutti i livelli e, con i contenuti del suo blog, mostra ai lettori le sue incredibili (e rare) competenze. Per di più, spiega tutto in maniera facilmente comprensibile.

È proprio così che si scrivono contenuti vincenti: mostrando competenze in modo accessibile.

Sebbene Eric non rispetti sempre le best practice del blogging, il suo sito ottiene ottimi risultati perché non sono in molti ad avere le sue competenze e, soprattutto, a poter offrire esempi con l’aiuto di atleti professionisti.

Per di più, i suoi contenuti variano: tra un articolo e l’altro, troverai estratti dai suoi social, che, spesso, includono video, offrendo così ai suoi utenti la possibilità di interagire con contenuti diversi e coinvolgenti.

Un blog senza foto, video o altri contenuti visivi è un po’ come un piatto di pasta senza sale. È mangiabile, ma di certo non sarà indimenticabile (o almeno, non per le ragioni giuste).

Sembra che Cressey lo sappia bene, e i suoi numeri dimostrano chiaramente che la sua strategia funziona.

Ma da chi è composto il suo pubblico principale?

  • Atleti semi-professionisti;
  • allenatori di forza e preparatori atletici;

Non si tratta di persone comuni alla ricerca di consigli fitness di base, ma di utenti che vogliono avere la certezza di affidarsi a un esperto in grado di aiutarli a migliorare.

I contenuti di Cressey soddisfano questa aspettativa: il suo blog fornisce consigli concreti, in qualità di esperto, con tanto di esercizi specifici. E non si limita al singolo allenamento: collegando ogni workout individuale a obiettivi nel lungo termine, riesce a unire tutti i suoi contenuti con un unico filo.

Quello di Cressey è un altro esempio content marketing degno di nota.

Content marke­ting: esempi di infografiche

A volte, meno è meglio. Quando si tratta di infografiche, in particolare, potrai rendere i tuoi contenuti più coinvolgenti utilizzando meno parole e più immagini. Inoltre, a seconda delle informazioni che stai cercando di comunicare, l’utilizzo di un’infografica potrebbe rivelarsi un’ottima scelta creativa.

Diamo un’occhiata ad alcuni esempi content marketing sotto forma di infografica.

9. Rive­Mo­stra le tue compe­tenze dando un ottimo esempio (come Mostra la solu­zione (come Pevgrow)

Indovinello: cos’hanno in comune Capodanno, Pasqua, il 25 aprile e il 2 giugno?

Sono festività. E cosa facciamo di solito durante un ponte o un weekend lungo? Un pranzo con gli amici, due o tre brindisi… e il giorno dopo siamo da raccogliere con il cucchiaino.

Magari andiamo su Google a cercare qualche consiglio su come riprenderci per arrivare in ufficio più freschi, ma chi ha voglia di mettersi a leggere lunghissimi articoli, guide e contenuti online?

La buona notizia è che il cervello umano elabora le immagini 60.000 volte più velocemente rispetto alle informazioni testuali. Ecco perché molti brand fanno leva sulle infografiche.

Prendi ad esempio questa infografica di Pevgrow, che spiega ai suoi utenti come farsi passare una sbornia.

Oggi, come consumatori, ci limitiamo a scansionare i testi, evitando di leggere tutto nei dettagli. Non (solo) perché siamo circondati da contenuti di scarsa qualità, ma perché viviamo nell’era dello smartphone e abbiamo la capacità di concentrazione di un pesce rosso.

È proprio per questo che i contenuti visivi, come le infografiche, possono essere ottimi strumenti comunicativi: sono in grado di catturare la nostra attenzione con immagini accattivanti, e così ci aiutano a ricordare le informazioni in modo efficace e a comprendere il messaggio principale più facilmente.

Inoltre, sapevi che le caption di foto e immagini vengono lette 300 volte di più rispetto al copy principale?

Se cerchi ispirazione per creare un’infografica per il tuo business, prendi spunto da questo esempio di content marketing.

12. Dimo­stra che alle supe­riori non dormivi durante l’ora di scienze (come Econsultancy)

Hai mai sentito parlare della tavola periodica del content marketing?

Econsultancy ha realizzato questa infografica nel 2014 per spiegare gli elementi principali della disciplina:

La tavola perio­dica del content marke­ting (tradu­zione di Fiorenza Dossetto).

La tavola si focalizza su sette aree del content marketing:

  1. Content strategy
  2. Formati
  3. Tipologie
  4. Piattaforme
  5. Metriche
  6. Obiettivi
  7. Checklist

Oltre a offrire una rappresentazione visiva familiare ai più, questa infografica regala consigli utili per il content marketing (che corrispondono ai vari elementi della tabella).

Un’infografica non deve per forza essere una lista lunga e dettagliata, come l’articolo di un blog. Per ovvie ragioni, quindi, non sarà esaustiva e non potrà contenere tutte le informazioni di cui un content marketer ha bisogno.

Tuttavia, dopo averla letta, saprai sicuramente da dove iniziare, e probabilmente avrai in mano una fonte da utilizzare per trovare in seguito più informazioni sull’argomento.

13. Mostra e racconta, ma in modo memo­ra­bile (come Oberlo)

Un altro ottimo esempio di infografica è “10 statistiche sui social media per il 2022” di Oberlo.

Blog, infografiche, video… le vie dei contenuti sono infinite.

10 stati­sti­che sui social media per il 2022

Il punto di forza di questa infografica è la sua semplicità. Spesso, infatti, commettiamo l’errore di riempirle con un copy troppo verboso, o magari con immagini che distraggono.

Anche se non stai realizzando un’infografica, segui sempre la regola del KISS (keep it short and simple). Che si tratti di un blog, di un video o di qualsiasi altro contenuto, evita di complicare il design o correrai il rischio di distrarre il tuo pubblico: concentrati sui punti principali e assicurati di aver capito a fondo l’argomento.

In sostanza, prendi spunto da questo esempio di content marketing offerto da Oberlo.

Content marke­ting: esempi di media digi­tali e carta stampata

Chi ha detto che la carta stampata è morta? Sicuramente non è più popolare come una volta, ma ha ancora un ruolo.

I contenuti tradizionali per il marketing, come le riviste cartacee, continuano ad attirare una fetta di pubblico significativa, e i numeri lo dimostrano. La carta non ti appassiona? Non c’è problema: gli eBook e le pubblicazioni digitali sono un’ottima soluzione.

14. Crea un’esperienza completa, sia digi­tale che fisica (come IKEA)

Pensando a IKEA potremmo immaginare morbidi letti e camere da letto accoglienti, eppure i contenuti che il colosso svedese propone sono tutt’altro che soporiferi.

E non parliamo solo dei contenuti online. La strategia di content marketing di IKEA, infatti, va ben oltre il digitale.

Spesso tendiamo erroneamente a credere che gli strumenti di marketing più tradizionali, come cataloghi e riviste, non vadano più di moda. C’è chi dice che sono morti e sepolti.

Non c’è niente di più sbagliato.

Certo, il digital marketing oggi è sicuramente più popolare, ma la carta stampata si difende ancora bene.

Numero di aziende aperte dopo aver letto questa brochure: +27%

Forse pensi che in questo modo IKEA stia semplicemente pubblicizzando i suoi prodotti con una bella foto e una descrizione accattivante, ma la strategia dall’azienda svedese è molto più complessa.

Attraverso i suoi cataloghi (sfogliabili anche online), IKEA offre ai clienti la possibilità di chiudere gli occhi e immaginarsi una casa (o un’azienda) tutta in stile IKEA: dagli arredi alla carta da parati, dagli armadi alle porte, dai cuscini agli utensili per la cucina.

Tutte le opzioni di arre­da­mento IKEA in un cata­logo sfoglia­bile anche offline.

15. Alludi a un segreto imper­di­bile (come LinkedIn)

Se senti “salsa”, probabilmente pensi a quella di pomodoro. In questo caso però ci riferiamo all’eBook di Linkedin, che si chiama proprio Secret Sauce (disponibile solo in inglese), un altro ottimo esempio di content marketing.

Persino Linke­dIn usa Linke­dIn per fare marketing

L’eBook spiega come LinkedIn utilizzi la propria piattaforma per fare content marketing. Tendiamo sempre a cercare ispirazione ed esempi di content marketing altrove, quando forse abbiamo le risposte sotto al naso.

Ad esempio, potremmo imparare a usare altri canali (come LinkedIn) direttamente dalla fonte. Nessun esperto sarà mai più esperto in materia di marketing su LinkedIn di LinkedIn stesso, no?

LinkedIn allude alla “ricetta segreta” della salsa (ovvero la ricetta per il successo del marketing su LinkedIn) e invita i lettori a scaricare l’eBook, svelando qualche dettaglio in anteprima (ma non troppi).

Questo è un classico esempio di content marketing che riscuote sempre grande successo.

16. Appro­fon­di­sci un argo­mento con un eBook detta­gliato (come Fattoretto)

Fattoretto è un’agenzia italiana che da oltre 15 anni si occupa di aumentare il posizionamento e la visibilità SEO delle aziende. Tra le risorse che mette a disposizione degli aspiranti SEO che leggono i suoi contenuti, offre un eBook davvero utile: un glossario SEO fatto a regola d’arte.

Hai un ecom­merce e vuoi impa­rare la SEO? Perfetto, ci pensa Fattoretto!

Se hai qualche difficoltà a comprendere tutti i termini legati al mondo della SEO, questo eBook sarà un’ottima risorsa per espandere le tue conoscenze.

Content marke­ting: le 10 sfide più impor­tanti che dovrai affrontare

Abbiamo appena analizzato 16 esempi di content marketing da cui puoi trarre ispirazione (o, come direbbe Picasso, abbiamo trovato 16 idee da rubare).

Ora che hai il content, è tutto in discesa: crea, condividi e guarda le statistiche schizzare alle stelle.

O forse no. Purtroppo non è così facile.

Nel content marketing NIENTE è semplice: è un mondo in costante cambiamento, dove ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare domani.

Ecco perché vogliamo concludere questo articolo sui migliori esempi content marketing parlandoti di 10 sfide che probabilmente dovrai affrontare.

1. Oltre ai blog c’è di più

Quando pensi alla parola “contenuti”, probabilmente la prima cosa che ti viene in mente è “blog”. Giustamente: il blog è una risorsa fantastica. Tuttavia, come abbiamo visto nei nostri esempi di content marketing, non è l’unica. Pensa anche a video, podcast, i post sui social network, e molto altro ancora.

2. Poche risorse

Probabilmente non avrai sempre i fondi o le risorse necessarie per realizzare i tuoi progetti, ma non lasciarti scoraggiare!

Ad esempio, potresti utilizzare Canva per realizzare contenuti creativi professionali anziché spendere cifre astronomiche in costosi programmi di design.

3. Prima la qualità, poi la quantità

Cercare di postare tutti i giorni – sempre allo stesso orario – è difficile.

Il web è pieno di articoli su “il miglior orario per postare su Instagram” o “il giorno migliore per scrivere su Facebook”: sono informazioni sicuramente utili, ma non provengono dalla Bibbia del content marketing.

Si tratta di consigli generici, che potrebbero non essere adatti a tutti. Impegnati piuttosto a produrre contenuti di qualità: anche se non posti a intervalli regolari, otterrai comunque risultati migliori di quelli che otterresti pubblicando contenuti di scarsa qualità a tutti i costi tre volte alla settimana.

4. La concorrenza non dorme mai

Nel content marketing siamo tutti costantemente impegnati a creare nuovi contenuti. Potrebbe accadere che i tuoi competitor abbiano idee migliori delle tue. Non abbatterti. Anzi, se puoi, impara.

Tieni sempre d’occhio la concorrenza. Forse ti sarà d’ispirazione, oppure potresti scoprire di avere avuto un’idea davvero originale.

In ogni caso, segui sempre gli ultimi trend.

5. Sfrutta il potere della SEO

Le ricerche organiche sui motori di ricerca sono l’holy grail del content marketing, ma una strategia SEO può funzionare solo se i contenuti che pubblichi risultano effettivamente trovabili dagli utenti online.

Utilizza strumenti SEO appositi come Moz o Ubersuggest, analizza i tuoi competitor e identifica le keyword più utili per scalare i motori di ricerca.

6. Aspettative poco realistiche

Potrebbe capitarti di osservare i contenuti di un competitor e avere la tentazione di emularli. E se ti mancano le risorse?

Semplice: lascia perdere!

Fissa obiettivi e aspettative realistiche per il tuo team, e non aspettarti risultati strabilianti o una crescita inarrestabile per ogni contenuto.

7. Occhio al burnout

In un oceano di contenuti ripetitivi, come facciamo a trovare costantemente nuove idee?

È difficile, non c’è dubbio. Per fortuna, però, non dobbiamo reinventare sempre la ruota. Scrivere contenuti da zero non è l’unica opzione: puoi fare un content audit per identificare contenuti popolari che hai pubblicato in passato, riadattarli e riproporli (anche su canali diversi).

8. Crea valore, valore e ancora valore 

Un articolo sui 10 meme di marketing più divertenti strapperà un sorriso ai tuoi lettori. Non c’è niente di male. E, come abbiamo visto negli esempi content marketing di questo articolo, i contenuti divertenti e coinvolgenti possono avere un ruolo importante nella strategia di content marketing della tua azienda. Tuttavia, assicurati di utilizzarli in modo coerente con il brand.

I nostri contenuti con Campy sono divertenti, ma sono rilevanti per ciò che facciamo qui ad ActiveCampaign (ad esempio, aprire una nuova filiale). In altre parole, ogni tipo di contenuto deve apportare valore.

9. Trova un equilibrio tra SEO e creatività

Non farti prendere la mano da titoli o intro troppo creative. Ricorda: la chiarezza prima di tutto.

Un concetto che ti sembra sagace, divertente o filosofico potrebbe risultare strano o incomprensibile per il tuo pubblico. Non tralasciare le keyword – e la possibilità di salire in cima ai risultati di ricerca – solo per tentare una battuta. Cerca di trovare equilibrio.

10. Pianifica e tieni d’occhio i risultati

Questa è una delle sfide più complesse del content marketing. È vero, non possiamo pianificare i risultati, ma sicuramente possiamo tenerli d’occhio.

Dedicare anima e corpo a un contenuto per poi vederlo fallire miseramente non è mai piacevole. Ecco perché è importante tenere traccia di cosa funziona e cosa no.

Impara dalle metriche, ascolta il pubblico, continua a sperimentare e, soprattutto, non smettere mai di monitorare. Le decisioni prese sulla base dei dati sono una parte essenziale del content marketing.

E se dovessi aver bisogno di un po’ di ispirazione, torna qui e rileggi questi esempi di content marketing che abbiamo raccolto apposta per te!

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